La donazione di ovociti è il trattamento più efficace nei seguenti casi:
La donazione di ovociti è il trattamento più efficace nei seguenti casi:
In tali circostanze le uova della paziente sono sostituite da uova provenienti da una giovane donatrice. Fino a poco tempo fa, queste uova provenivano da donatrici che si sarebbero sottoposte ad un trattamento in contemporanea con la ricevente. Ma ad oggi, con i progressi raggiunti con la tecnica di vitrificazione, è stato possibile creare una “banca degli ovociti”, migliorando così la disponibilità di ovociti per la donazione.
L’esperienza ed i risultati ottenuti fino ad oggi, rendono tale metodo un’eccellente opzione di trattamento per alcune coppie.
Condivisione di ovociti tra coppie sub-fertili
Alcune coppie sottoposte a trattamento di fecondazione in vitro danno il loro consenso scritto per la donazione di ovociti soprannumerari ad altre coppie infertili.
Eventuali embrioni soprannumerari di buona qualità possono essere crioconservati.
Ogni donna sana di età < 35 anni con una storia familiare sana può, in teoria, diventare una donatrice di ovociti. Tutti le candidate al ruolo di donatrici forniscono un resoconto completo della loro storia medica, compilano un questionario sulla genetica e sono quindi soggette a numerosi test di screening. Secondo la Legge greca, la donazione deve restare anonima e la ricevente non può aver superato i 50 anni.
Le donatrici di ovociti ricevono un compenso per coprire le spese farmacologiche ed altre spese mediche, secondo la normativa vigente in Grecia.
Tuttavia, quando decidono di diventare donatrice, la maggior parte delle donne sono motivate dal desiderio di aiutare altre coppie a realizzare il loro sogno di diventare genitori.
La legge greca impone che la donazione di ovuli resti anonima. Solitamente le donatrici entrano in contatto con il Centro attraverso vari mezzi. Ogni potenziale donatrice viene sottoposta a screening medico e psicologico approfondito prima di essere accettata nel programma di donazione ovocitaria dell’Unità.
Solitamente, le informazioni mediche richieste per essere donatrice sono di più rispetto a quelle richieste alle riceventi.
1. Stimolazione ovarica per la produzione di ovociti
Come in un tipico ciclo IVF, le donatrici prendono farmaci per la fertilità per 10-20 gg a seconda dei casi.
La crescita follicolare della donatrice viene monitorata con frequenti ecografie ed esami del sangue. Durante questo periodo, la donna può lavorare come sempre. E’ raccomandato uno stile di vita ed una dieta sana (niente fumo o alcool,etc..).
Quando le uova sono mature, viene somministrata la gonadotropina corionica umana (hCG) e il prelievo di ovociti viene eseguito dopo 34-36 ore.
2. Prelievo di ovociti
Il prelievo di ovociti viene eseguito 34-36 ore dopo la somministrazione di hCG. La procedura dura circa 15 minuti e viene utilizzata una leggera sedazione per via endovenosa. La donatrice starà bene e potrà lasciare il Centro circa 1-2 ore dopo.
1. Preparazione dell’utero all’impianto
Alla ricevente vengono somministrati ormoni per la preparazione dell’utero a ricevere gli embrioni e a sostenere la gravidanza in seguito.
In alcuni casi, il trasferimento degli embrioni avviene all’interno di un ciclo naturale (senza farmaci). L’utero viene monitorato con ecografie ed esami del sangue.
Una prova di trasferimento viene effettuata per confermare l’accessibilità all’endometrio. Tale processo è necessario per garantire un facile trasferimento embrionale e massimizzare le possibilità di impianto.
A volte, è consigliata un’isteroscopia prima del transfer degli embrioni.
2. Fecondazione
Gli ovociti vengono fecondati con lo sperma del compagno della ricevente e vengono poi messi in coltura in incubatore in condizioni ottimali.
Dopo la fecondazione, la divisione cellulare per i seguenti 2-6 giorni (nota anche come divisione embrionale) avviene in laboratorio. Gli ovociti fecondati sono ora chiamati embrioni.
3. Trasferimento di embrioni
Il giorno del trasferimento embrionale, solitamente 2-6 gg dopo il prelievo di ovociti, vengono selezionati gli embrioni da trasferire nell’utero della ricevente. Se vi sono embrioni soprannumerari di buona qualità, la crioconservazione è un’opzione che permette agli embrioni di essere conservati per un uso futuro.
4. Test di gravidanza
Due settimane dopo il prelievo di ovociti viene eseguito un test di gravidanza su sangue (con la misurazione del livello dell’ormone β-hCG). Se il risultato è positivo, la gravidanza viene monitorata come avviene in un tipico caso a seguito di IVF.